Maternità Madonnina Maria

Maternità Madonnina Maria

Maternità-Madonnina-Maria

 

La statua

Datato 1955-1960, il mezzo busto di Elsa Veglio Turino misura 60 x 55 x 45 cm ed è interamente realizzato in bronzo.
Si trova custodito all’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore in Avigliana, più precisamente nella Cappella delle reliquie.

 

Maria di Nazareth

Maria, madre di Dio, secondo la tradizione si sposò all’età di 14 anni con Giuseppe, umile falegname. Poco dopo, ancora vergine, restò gravida del figlio di Dio. Nell’opera novecentesca è centrale proprio questo momento della vita di Maria, la sua maternità con la quale si realizza il disegno del Signore.

Quando i tempi furono maturi, ecco che Dio creò un’altra donna anch’essa senza imperfezioni. Anche a essa il Signore chiese di scegliere il bene. Questa donna risponderà si a Dio. Maria sarà tramite puro e docile dei piani di Dio. Riceverà da lui il dono del creato portando in grembo e donando al mondo il Salvatore.

 

Maria, la rappresentazione di Elsa Veglio Turino

La statua a mezzo busto raffigura Maria di Nazareth che regge tra le braccia il neonato Gesù.

La testa della Madonna è leggermente inclinata verso sinistra. La vergine appare come una fanciulla dal volto leggero, delicato e raggiante mentre sorregge amorevolmente il figlio dormiente avvolto in fasce. La donna è ritratta nell’atto di sorridere al proprio figliolo. Il volto sereno e disteso trasmette, a chi lo guarda, una sensazione di pace e tranquillità. Tutto è in equilibrio. Il viso leggermente allungato è segnato nella parte alta dalla presenza di alcuni ciuffi di capelli sapientemente ed elegantemente disposti sulla fronte, sormontati a loro volta da un leggerissimo velo, quasi impercettibile alla vista.

Lo sguardo della donna è rivolto al bambino, la bocca accenna un sorriso dolce e affettuoso. La veste che indossa la giovane donna lascia libero il collo andando a coprire finemente il resto del corpo.

Il bimbo dorme sereno tra le braccia della madre. Le mani di Maria lo sorreggono e lo avvolgono con delicatezza e amore: la mano sinistra è posata sotto la schiena del bambino mentre la mano destra poggia leggera sulla parte anteriore. La testa del piccolo Gesù poggia nell’incavo del braccio destro della madre andando a inclinare leggermente il volto verso l’osservatore. I tratti del viso del bambino sono naturalistici ed espressivi.

Nella composizione è percepibile l’amore tra madre e figlio, lo stesso amore che ha portato la giovanissima Maria a donarsi completamente al Signore offrendo se stessa e il proprio corpo per la venuta del figlio di Dio.